fotoAbbinamenti dei Vini….
Certi Vini, come i bianchi aromatici, piacciono ancor prima di essere bevuti, per le note che sprigionano…
Non sapete a cosa accompagnarlo? Con Tagliatelle alle vongole veraci, alla pasta con il pesto,perché il basilico e’ ricco di oli essenziali, al pollo al curry,al rombo allo zafferano, insomma i vini aromatici, fruttati, si abbinano a paste asciutte con pesce e crostacei, ma anche con la choucrote e a piatti di carne non pegnativi.. Attenzione alla temperatura giusta, tra i12-15gradi… Basilare
La Cattedrale Invisibile
Pietra,terracotta dell’impruneta e ferro percorrono la volta che protegge la barricaia,come in una
chiesa. Sotto una collina del Chianti di Bargino in Val di Pesa si snodano le sale nascoste della nuova cantina Antinori. Pienamente dentro lo spirito rinascimentale che tiene insieme tradizione e innovazione,nella grande cantina invisibile(2,5 milioni di bottiglie lavorate all’anno) si vinifica a caduta,sfruttando i salti di quota del sottosuolo,con l’uva che scende dall’alto nella barrì qui senza supporti meccanici… La profondità degli impianti consente di raffreddare il vino per affinarlo senza bisogno di refrigerazione… Tra fuori e dentro,tra sopra e sotto c’è una linea di più di cento metri.
La Pasta
Luci, colori, profumi, aromi …
La pasta è l’elemento femminile della tavola. Essa accoglie. Si tratti d’un “sugo” sontuoso o d’un condimento rusticano, lo recepisce amabilmente. Gli ingredienti assai saporosi, al contrario, affermano se stessi con virile decisione. Si dichiarano con prepotenza e possono esser contrastati o completati solo da sostanze di uguale, guerresca invadenza, L’altra si pone – mai s’impone – in umile (all’apparenza) epperò sorniona attitudine. Sembra tirarsi in disparte ma astutamente domina il campo delle cosuetudini alimentari italiane e, ormai, planetarie.
La pasta è disponibile. Conduce il gioco fingendo di soggiacere. Dando a credere di subirlo.
Essa stessa è invece il variegato fondamento di quell’esercizio gastronomico che, coll’intingolo, produce lo squisito cibo finale. Da buona madre dispensatrice, lo partorisce.
Docile e reattiva, la pasta. Solo ad occhi stolti, dimessi. Mai sottomessa, in realtà supporta il “sugo” ma non soggiace. Essa “abbraccia” come un immenso alveo. Avvolgente perché, mai inerte, è sensibile a ogni stimolo.
Non subisce bensì incontra, armonizza, integra, cerca la fusione e il completamento invece della sterile, marziale opposizione.
S’intride, s’imbeve d’ogni umore.
Come la Terra che, non a caso, era attributo delle dee greco-latine dei cereali, da cui pur la pasta discende.
Infinitamente versatile, la pastasciutta. Adattabile ad ogni situazione, condimento, accompagno, vino. Camaleontica. Chiara e cangiante come un elemento lunare nella costellazione alimentare. Ci conquista con la tenerezza cordiale dell’accettazione.
Usa le armi del ricevere e sedurre in luogo che del pretendere e possedere. Quasi non basta a se stessa ma le basta poco: in antico, solo un po’ di cacio grattato.
E si dispone al molto, alle più fervide invenzioni che il capriccio o la tradizione gastronomica possono suggerire. Il suo segreto è in quest’inesauribile disponibilità, nella proteiforme mutevolezza di esiti possibili.
Ritrosa ma voluttuosa. Schiva al gusto, la pastasciutta è prorompente al tatto.
Una sensualità ch’è sotto il segno del contatto carnale, della pura e appagante consistenza.
by Alberto Buratto
Sauvage
Luci, colori, profumi, aromi …
Estuario della Garonna.
Qui le viti selvatiche vennero addomesticate dando vita al Sauvignon.
Peperone verde, foglia di pomodoro, sentori di bosso, frutto della passione, ginestra, scorza di agrume e mineralità caratterizzano i migliori sauvignon.
Da sempre le migliori espressioni provvengono dalla Loira: vini fruttati, fraganti colmi di sentori di pietra focaia, da cui deriva il termine “fumè”.
Didier Dagueneau, certamente uno dei migliori interpreti di questo vitigno, ha creato una pietra miliare nel Poilly Fumè: il Silex.
Qui la forza e la creatività viene esaltata dai sentori di pietra focaia che si insinuano in una tavolozza di note di frutta e fiori selvatici.
L’eleganza la troviamo vendendo in Alto adige dove il Sauvignon Lafòa ci incanta con le sue note vegetali accompagante da quelle fruttate e speziate.
La freschezza ci accompagna nel bicchiere esaltando gli aromi della salvia e della foglia di pomodoro bevendo il Ronco delle Mele in Friuli.
by Alberto Buratto