La Venezianita’ del Marchio a Taipei a Taiwan ! Grande successo dell’apertura della boutique Rene Caovilla Red Carpet con celebrities nazionali e volti noti della city !
Le selle
In questo momento la tendenza delle grandi aziende del lusso e’ portare il mestiere , la lavorazione a portata del consumatore, per far capire le varie fasi di lavorazione., l’attenzione, la cura, la precisione, …. la professionalita’… ecco .. come si fanno le selle.. Foulards…Tessuti etnici di Hermes ! Grande arte!
Shanghai shopping
Il Mall più bello e’ Plaza 66, troverete Il top di tutte le firme….mai visto un negozio Dior così , neanche a Parigi….!!!!!!! Ma se volete esiste il mercato delle”copie”Pearl Market” 3721 Hongmei road : tutto e di più … Tutti i marchi a prezzi …. Io ho comperato un piumino da letto con l’interno di fili di sera… Leggerissimo 50 euro!!!!!
La Pasta
Luci, colori, profumi, aromi …
La pasta è l’elemento femminile della tavola. Essa accoglie. Si tratti d’un “sugo” sontuoso o d’un condimento rusticano, lo recepisce amabilmente. Gli ingredienti assai saporosi, al contrario, affermano se stessi con virile decisione. Si dichiarano con prepotenza e possono esser contrastati o completati solo da sostanze di uguale, guerresca invadenza, L’altra si pone – mai s’impone – in umile (all’apparenza) epperò sorniona attitudine. Sembra tirarsi in disparte ma astutamente domina il campo delle cosuetudini alimentari italiane e, ormai, planetarie.
La pasta è disponibile. Conduce il gioco fingendo di soggiacere. Dando a credere di subirlo.
Essa stessa è invece il variegato fondamento di quell’esercizio gastronomico che, coll’intingolo, produce lo squisito cibo finale. Da buona madre dispensatrice, lo partorisce.
Docile e reattiva, la pasta. Solo ad occhi stolti, dimessi. Mai sottomessa, in realtà supporta il “sugo” ma non soggiace. Essa “abbraccia” come un immenso alveo. Avvolgente perché, mai inerte, è sensibile a ogni stimolo.
Non subisce bensì incontra, armonizza, integra, cerca la fusione e il completamento invece della sterile, marziale opposizione.
S’intride, s’imbeve d’ogni umore.
Come la Terra che, non a caso, era attributo delle dee greco-latine dei cereali, da cui pur la pasta discende.
Infinitamente versatile, la pastasciutta. Adattabile ad ogni situazione, condimento, accompagno, vino. Camaleontica. Chiara e cangiante come un elemento lunare nella costellazione alimentare. Ci conquista con la tenerezza cordiale dell’accettazione.
Usa le armi del ricevere e sedurre in luogo che del pretendere e possedere. Quasi non basta a se stessa ma le basta poco: in antico, solo un po’ di cacio grattato.
E si dispone al molto, alle più fervide invenzioni che il capriccio o la tradizione gastronomica possono suggerire. Il suo segreto è in quest’inesauribile disponibilità, nella proteiforme mutevolezza di esiti possibili.
Ritrosa ma voluttuosa. Schiva al gusto, la pastasciutta è prorompente al tatto.
Una sensualità ch’è sotto il segno del contatto carnale, della pura e appagante consistenza.
by Alberto Buratto