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Una mela al giorno……..

Una nuova ricerca condotta nella Montana State University nel Dipartimento di Immunologia e Malattie Infettive diretta dal dott.David Pasqual e pubblicata sul “Journal of Leukocyte Biology” ci riporta al famoso proverbio che suggerisce di consumarne una al giorno  per toglierci di torno il medico.E,su quanto i detti abbiano a volte valore indiscusso,non vi e’ dubbio:nel caso della mela dobbiamo assolutamente comprendere anche la buccia!La ricerca dimostra che il consumo quotidiano del frutto intero puo’rivelarsi utile nel prevenire i disturbi legati alle infiammazioni intestinali,compresi colite ulcerosa,morbo di Crohn ed altre malattie autoimmuni.L’esperimento e’ stato condotto su colite indotta chimicamente in topolini da laboratorio:il gruppo trattato con polifenoli,cosi’ chiamata la famiglia di sostanze protettive presenti nella buccia di mela,non sviluppava colite,aveva un minor numero di cellule T attivate(agenti immunitari attivatori dell’infiammazione)quando non fossero in grado di reprimere direttamente le citochine pro-infiammatorie(agenti responsabili dello scatenarsi dell’infiammazione).L’interpretazione plausibile di tali risultati porta alla conclusione che l’azione dei polifenoli contribuisca all’eliminazione della cellule T o alle cellule di relutamento, impedendo cosi’ a queste ultime di attaccare l’organismo.In conclusione,la mela intera puo’ essere un rimedio altamente’ efficace da risultare un ottimo complemento alle terapie convenzionali nei soggetti ammalati ed ancora una volta si mette in evidenza come il comprendere quotidianamente porzioni di frutta nella dieta possa funzionare benissimo per il mantenimento della buona salute.Laura Grigoletto   

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Sindrome del Cappellaio Matto(part three)

Cosa possiamo fare per sapere se abbiamo avuto a che fare con il Mercurio, l’antipatico elemento? L’analisi minerale del capello e’ una sicura e non invasiva metodica per monitorare lo stato minerale del nostro organismo. La ricerca epidemiologica mostra quanto il capello sia un ottimo mezzo per l’ammontare di un ampio range di elementi. Arsenico, Cadmio, Cobalto, Litio, Piombo, Manganese, Mercurio, Nickel, Tallio, hanno tutti dimostrato avere stretta correlazione  fra body burden(accumulo chimico nel corpo) ed  esposizione e/o tossicita’. Per disintossicare un organismo e’ bene sapere che  il Mercurio puo’ essere coniugato ed escreto tramite il Glutatione (un antiossidante); la Cisteina e’ un aminoacido essenziale alla sintesi di Metallotionine, proteine che legano i metalli per portarli ad eliminazione; adeguato apporto di Zinco e Selenio contrasta gli effetti tossici del mercurio; lo Zinco aumenta anche la sintesi delle Metallotionine e il legame diretto fra Selenio e Mercurio ne aiuta l’eliminazione; l‘Acido Lipoico (potente antiossidante) incrementa l’escrezione di Mercurio e l’esperienza suggerisce debba essere somministrato contemporaneamente ad Acetil cisteina ; gli effetti protettivi della Vit. E sono estremamente pronunciati quando si tratti di neurotossicita’ causata da Mercurio; il complesso vitaminico B rimpiazza alcuni sistemi enzimatici danneggiati dal Mercurio; l‘acido folico e’ particolarmente importante in quanto la sua deficienza aumenta i sintomi di tossicita’ ai metalli pesanti; ilCoriandolo ha la dimostrata capacita’ di mobilizzare e detossificare il mercurio dal tessuto nervoso; la Chlorella (C.Pyrenoidosa,microalga di acqua dolce)puo’ essere in grado di proteggere l’organismo dagli effetti delle  radiazioni  e dai metalli pesanti,specie Piombo e Mercurio; i Sulforafani dei quali le Crucifere (cavolifiori, broccoli,cavoli di bruxelles) sono ricche sono i piu’ potenti induttori degli enzimi detossificanti gli xenobiotici,cioe’ gli elementi estranei all’organismo.                                                         

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Sindrome del Cappellaio Matto (part two)

…Allora vi riconoscete come soggetto a rischio?Le otturazioni dentali in amalgama sono fra le piu’ comuni otturazioni al mondo;sono chiamate anche otturazioni in argento a causa del loro colore ma contengono dal 45% al 52% in mercurio.Rame,stagno,argento e zinco fanno perte del volume restante.Il mercurio e’ rilasciato dall’amalgama sotto forma di vapore o di piccole particelle il cui distacco ,molto lento nel tempo,e’ in realta’ di molto aumentato con la  masticazione smodata di chewing gum,lo spazzolamento troppo energico dei denti,l’assunzione di bevande molto calde.Nonostante molti dentisti propongano le otturazioni in amalgama come scelta d’eccellenza,l’evidenza dimostra che,per un maggior numero di otturazioni,maggiore e’ di fatto l’esposizione al mercurio in forma tossica.Un recentissimo studio Neozelandese dimostra come la rimozione delle otturazioni in pazienti affetti da intossicazione mercuriale abbia determinato il 70% dei miglioramenti in un campione di 465 pazienti.Il livello” sicuro” di esposizione al mercurio risulta essere meno di 7 microgrammi al giorno per un peso medio di 70 kg…considerando che un’amalgama ne rilascia giornalmente dai 3 ai 17 mcg , l’idea di una disintossicazione tramite rimozione (accurata e distribuita in un determinato arco di tempo) risulta quanto mai vantaggiosa.Se siete poi un grande consumatore di pesce,buona idea e’ quella di non esagerare con pescespada,tonno,verdesca,sgombro reale(quest’ultimo diverso da quello in scatola e destinato al mercato USA).I pesci a piu’ alto contenuto di mercurio sono difatti i grandi predatori,che essendo ai vertici della catena alimentare accumulano alte dosi di tossico.Altra fonte di contaminazione e’ il pesce proveniente da mari inquinati (in generale la concentrazione nel Mediterraneo risulta stazionaria e superiore a quella dell’Atlantico;inoltre il pesce proveniente da paesi in via di sviluppo e’ potenzialmente piu’ pericoloso data la scarsita’ di controlli effettuati)e,all’interno della stessa specie pescata a parita’ di condizioni,il livello di mercurio e’ proporzionale all’eta’,peso e superficie corporea dell’animale.Il tonno in scatola e’ relativamente piu’ sicuro poiche’ pescato negli Oceani;i pesci di allevamento piu’ sicuri poiche’ controllati.In definitiva,ad eccezione dei molluschi,e’ piu’ sicuro il pesce di piccola taglia:i salutari acidi grassi omega 3 sono presenti in quantita’ elevate in salmone e pesce azzurro(aringhe,acciughe,sardine)che non essendo ai vertici della catena alimentare,sono considerati a basso rischio.E’ bene inoltre sapere che gran parte del carico inquinante si concentra in cervello, fegato ed intestino dell’animale,organi  che vengono generalmente rimossi prima del consumo anche se anche la parte piu’ commestibile del pesce puo’ contenere livelli pericolosi di tossico.Molta attenzione devono fare i soggetti che abbiano l’esigenza di vaccinarsi frequentemente:in caso di sommnistrazione contemporanea di piu’ vaccini si superano ampiamente i livelli soglia di tossicita’! Nei vaccini il mercurio e’ presente come coservante in un sale chiamato Thiomerosale,  in concentrazioni che fino a pochi anni fa non venivano nemmeno dubitativamente considerate tossiche .In USA  il Thiomerosale e’ stato (guarda caso) definitivamente rimosso  nel 2005,in Europa esistono ancora alcuni tipi di vaccini che lo contengono,anche se il processo di eliminazione e’ cominciato nel 2008.Buona norma e’ quella di richiedere esplicitamente a chi li somministra  vaccini privati del thiomerosale in modo da prevenire il danno da accumulo.Infine segnalo il pericoloso quantitativo in mercurio che si assume senza consapevolezza con i  prodotti dolciari( comprese salse,bibite,prodotti da forno e semilavorati industriali)dolcificati con lo sciroppo di glucosio-fruttosio,poco usato in Europa ma comunissimo negli USA .Il processo industriale richiesto per la trasformazione del glucosio nel piu’ dolce fruttosio trascina con se’ il pericoloso elemento e l’abuso da parte del consumatore del prodotto finito chiude il pericolosissimo cerchio.Con la ” part three” vi illustrero’ qualche utile metodo di disintossicazione….Laura Grigoletto

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Sindrome del cappellaio matto! (part one)

Dopo l’introduzione del mercurio nella manifattura dei cappelli nel XVII e XVIII secolo,l’avvelenamento da mercurio divenne estremamente comune tra i cappellai dell’Inghilterra Vittoriana;una soluzione contenente mercurio era infatti comunemente usata nel processo di  trasformazione della pelliccia in  feltro che ,anche a causa della cattiva ventilazione dei locali dell’epoca,era accidentalmente inalata come vapore tossico dai poveri cappellai incosapevoli.I vapori di mercurio causavano  confusione mentale,tremore, perdita di coordinazione,di denti e di memoria;disturbi comportamentali, quali eccessiva timidezza ,diffidenza,vergogna,perdita di autostima,ansieta’,erano inoltre molto comuni tra gli appartenenti a tale categoria.Nella medicina moderna questa lista di sintomi(a seconda della gravita’) porterebbe a diagnosi come demenza,depressione e fatica cronica.In ogni caso,la sintomatologia era all’epoca conosciuta come la Sindrome del Cappellaio Matto :  l’esposizione cronica al mercurio  portava  alla morte.Possiamo immaginare perfettamente cosa Lewis Carrol avesse in mente creando il personaggio del Cappellaio Matto in  “Alice nel Paese delle Meraviglie” nel1865!…Ma…..e al giorno d’oggi?I cosiddetti metalli pesanti come arsenico,cadmio,mercurio sono largamente presenti nell’ambiente.Il Mercurio e’ attualmente la seconda piu’ comune causa di avvelenamento da metalli pesanti a ragione della larga industrializzazione che ne ha portato maggior esposizione e, conseguentemente,tossicita’.La prima cosa da capire e’ se si e’ un soggetto a rischio,cioe’ ad esempio con otturazioni dentali in amalgama,oppure un soggetto a rischio lavorativo (a contatto con  catalizzatori costituiti da metalli pesanti come parte di processo- ad esempio manufatturiero),oppure soggetto che consuma elevate quantita’ di sciroppo di glucosio-fruttosio(comunissimo negli USA e utilizzato come additivo alimentare dolcificante),soggetto grande consumatore di pesce ( sopratutto tonno,pescespada,verdesca,squalo) o soggetto ampiamente vaccinato (i vaccini contenevano sale di mercurio fino al 2008).Se appartenete ad una di queste categorie,toglietevi la curiosita’ e leggete la “Part Two”!!! Laura Grigoletto 

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Sale e declino cognitivo

Una bella ricerca canadese eseguita presso l’Universita’ di Toronto e pubblicata su Neurobiology of Aging,ci informa sull’ennesimo effetto deleterio del sale da cucina.La ricerca ha dimostrato infatti che una dieta ricca di sale associata alla scarsa attivita ‘ fisica puo’ risultare dannosa per la salute mentale delle persone piu’ anziane.Lo studio durato tre anni ha paragonato il consumo di cloruro di sodio (valutato in livelli basso ,medio ed alto) con  i livelli di attivita’ fisica di 1262 persone sane e messo in relazione  con  livelli di funzione cognitiva.La ricerca ha  dimostrato come consumi piu’ alti di  di cloruro di sodio risultassero pericolosi oltre che per la salute del cuore ,anche per le prestazioni cognitive delle persone piu’ anziane. La buona notizia notizia ha sede nel fatto che la riduzione di sale nella dieta,specialmente nelle persone sedentarie,e’ strettamente collegata con il miglioramento della salute mentale delle persone piu’ anziane.I dati ottenuti dalla ricerca sono particolarmente rilevanti (e fungono da monito)per tutte le persone che hanno l’abitudine  di indugiare in snack  frequenti davanti al computer o alla televisione.Laura Grigoletto     

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