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Aspettando l’Estate

Luci, colori, profumi, aromi …

Bentornato! Dalla piazza Rossa di Mosca alla meravigliosa piazza Unità d’Italia di Trieste, il salotto di Trieste. Città che viene spesso definita plurinazionale, mitteleuropea. Dal medioevo e per molti secoli soggetta all’Austria, dal 1700 dominata dagli Asburgo grazie ai quali sviluppo un grande porto internazionale ed infine dal 1918 conquistata dall’Italia. Qui mi preparo a dare il benvenuto all’estate con un panino di verdure grigliate ed un calice di vino.

È appena iniziata la stagione delle melanzane! Questo frutto mi ha sempre incuriosito per la varietà gustativa: la Black Beauty, la Bianca ovale, la Gigante bianca di New York, la Larga Morada, la Precoce di Barbentane, la Tonda comune di Firenze, la Violetta lunga migliorata delle cascine, la Violetta lunga Palermitana, la Violetta Nana precoce e la Violetta di Napoli.

Se voglio cercare la speziatura allora suggerisco la Violetta di Napoli con forma allungata e dal sapore più forte e piccante. La mia preferita è la Larga Morada, di colore rosato striato di viola e dal gusto delicato.
Il mio panino era con delle melanzane Larga Morada alla griglia.

Le ho condite con l’olio Extravergine di Oliva Monte Poggiolo Selezione Alina 2009 ricavato dalla cultiva Nostrana di Brisighella. Questa oliva allevata nelle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo dona  un colore verde smeraldo con tenui riflessi dorati. Appena versato si presenta con l’aroma piacevole di erba appena tagliata unita al peperone verde. Alla degustazione ha un sapore leggermente piccante e piacevolmente amarognolo accompagnato dalla struttura vegetale che si ritrova all’olfatto.

Il Verdicchio di Matelica Mirum 20 anni riserva 2008 ha esaltato questo happening! Siamo nelle Marche ed il nome di quest’uva deriva dal colore dell’acino. Anche a completa maturazione è caratterizzato da evidenti sfumature verdi! Un vino ricavato dalle migliori uve Verdicchio della vendemmia 2008 e piccole pennellate provvenienti dalle Cuveé 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004.

Nel calice risalta il colore dorato e all’olfatto si apre con freschezza ed eleganza che mi colpiscono e mi affascinano. Un gioco di frutta gialla accompagnata da una struttura minerale lo rendono intrigante. In bocca è un vortice di sensazioni che ben si accompagnano al mio panino e mi fanno desiderare degustarlo assieme ad una catalana.

by Alberto Buratto