Mo’leche vuol dire ” mollicce”, ma e’ un aggettivo sostantivo per indicare I maschi delle masanete in muta,quando diventano teneri come “donnicciole”, o meglio quando il loro carapace diviene sottile come carta velina. Cio’ avviene due volte l’anno: in primavera e in autunno, mentre le femmine mutano solo in autunno dopo che la muta dei maschi s’e’ gia’ compiuta, perche’ essi( i granchi)devono essere robusti per proteggerle e fecondarle. !!!
Le mo’leche devono essere vive al momento di cuocerle. In una padella scaldare intanto dell’abbondante olio ove le immergerete infarinate poche per volta facendole dorare da tutti I lati. A mano a mano che sono pronte, toglietele con una schiumarola dalla pentola, adagiarle su carta assorbente per alimenti e salarle. Servite ben calde con una polentina gialla o bianca. Si mangia tutto!